Le Frecce

Ora che ti sei fatto un’idea sulle tipologie di archi tradizionali e le relative caratteristiche possiamo finalmente parlare delle frecce. Prima di farlo però vorrei aprire una parentesi su un concetto importante legato alla loro volata, che ti aiuterà a capire meglio l’importanza dello spine e del libbraggio. Questo spunto puramente fisico è conosciuto come….“IL PARADOSSO DELL’ARCIERE”.

Con questo termine nel tiro con l’arco si intende illustrare un processo attraverso il quale, inquadrando il centro del bersaglio con la punta della freccia, (immaginando una linea retta tra la posizione di tiro e il target) questa finisce sulla sinistra rispetto al punto inquadrato nel momento antecedente al tiro. Per semplificare la concezione del paradosso dell’arciere possiamo dire che, al momento del rilascio, la forza che viene espressa dall’arciere emana delle vibrazioni che partono dalla cocca e attraversano tutta la freccia, facendola così oscillare durante l’intero tragitto e non garantendo pertanto un volo basato sulla precisione, ma sull’istinto.

Ma, fisica a parte, a che cosa ti serve conoscere questo processo?

Ho usato più di una volta i termini “spine” e “libbraggio”, riferendomi rispettivamente alle frecce e all’arco. Grazie appunto al “paradosso dell’arciere” è possibile arrivare alla deduzione per cui più l’arco è potente (e quindi alto di libbraggio) e più lo spine delle frecce, per avere una volata di “massima” precisione, dovrà essere proporzionato alla forza dell’arma.

Se ti ho un’po confuso parlandoti di questo meccanismo ti comunico che ho terminato quello che avevo da dire. In altre fonti del web, se vorrai, troverai spiegato questo concetto nei minimi dettagli (anche con tutte le formule matematiche e fisiche), ma io ho preferito semplificarlo il più possibile; l’importante è che ti sia chiaro che più l’arco è potente e più la freccia utilizzata dovrà avere uno spine che implichi meno vibrazioni possibili durante la volata.

LE FRECCE

PREMESSA: La freccia viene considerata come un’arma molto antica risalente all’epoca preistorica, dove veniva utilizzata per la caccia e per il combattimento. I più antichi esemplari di punta di freccia sono in sasso e, prima di essere considerate come componenti per il tiro con l’arco, venivano legate o adattate a dei grossi pali di legno, andando cosi a formare quella potente arma da caccia, conosciuta come “lancia“. Nel tiro con l’arco (in ogni categoria di tiro), le frecce a disposizione possono essere di misure(lunghezza, spessore e libbraggio) e materiali diversi. Sono composte da tre parti chiamate: asta, cocca e punta e, in base alle caratteristiche fisiche e al tipo di arco prediletto dall’arciere, si possono suddividere in 3 principali tipologie e in 2 spessori differenti:

FRECCE IN LEGNO

A mio parere il legno è il materiale che più rispecchia la filosofia storica del tiro con l’arco, di quell’epoca in cui le armi venivano costruite usando unicamente i materiali grezzi presenti in natura. Questa tipologia di frecce viene oggi utilizzata soprattutto nei tiri con l’arco storico e con il longbow. Il legno ha la caratteristica di essere puro, naturale e più economico rispetto agli altri materiali di costruzione e la flessibilità, (definita spine) va dalle 35 alle 75 libbre. Le tipologie di legno maggiormente utilizzate sono: l’hemlock, il tiglio, l’ abete e il pino. Ogni tipologia presenta a sua volta delle venature e un profumo che lo caratterizza e porta questo materiale ad essere sempre più usato nell’ambito del tiro con l’arco TRADIZIONALE.

FRECCE IN FIBRA DI CARBONIO

Questo tipo di materiale viene maggiormente utilizzato nel mondo dell’arco ricurvo, poichè il regolamento nel “tiro tradizionale” permette solo a questo modello una performance con aste che non siano esclusivamente in legno. La fibra di carbonio, essendo un materiale leggero, permette un maggior controllo del tiro,garantendo soddisfazione a chi ricerca una volata rapida e sicura. Gli spine per questo tipo di freccia sono pressochè gli stessi delle gemelle in legno e gli spessori (definiti in pollici), si misurano principalmente in 5/16″ e 11/32″(come per gli altri materiali). La scelta nell’ utilizzare frecce in carbonio dipende dalla preferenza dell’arciere rispetto non solo al materiale, ma anche alla propria soggettiva filosofia di tiro; infatti il carbonio vola sicuramente più veloce rispetto al legno, ma ha un costo molto più alto e riporta ad un concetto di tiro più moderno.

FRECCE IN ALLUMINIO

Per concludere la categoria delle frecce inerenti al tiro Tradizionale, possiamo introdurre quelle in alluminio. Personalmente non sono un amante di questo materiale, ma anch’esso presenta i propri vantaggi e svantaggi. Le frecce in alluminio vengono utilizzate per lo più nei tiri indoor ( all’interno di una struttura chiusa)con arco ricurvo o compound (l’arco in alluminio con carrucole usato,ad esempio, nelle olimpiadi). La velocità di volata per questo tipo di materiale è pressochè simile a quella data dalle frecce in legno, ma, per le caratteristiche proprie del materiale, sono generalmente più pesanti di quelle in fibra di carbonio. Nel tiro con il compound, specialmente negli ultimi anni, si utilizzano sempre più aste in alluminio-carbonio; una fusione che conferisce alla freccia una maggiore leggerezza e stabilità.

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